Ischia nelle arti visive francesi dell’Ottocento

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Nelle rappresentazioni settecentesche, l’isola d’Ischia è ritratta prevalentemente come profilo di un insieme compositivo, relegata a confine che delimita un più ampio scenario, talvolta costituito dall’evento storico su cui si concentra la narrazione artistica; altre volte l’isola diviene parte integrante della fisionomia del paesaggio di carattere archeo-ambientale.

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COD: 9788899381417 Categoria: Product ID: 1998

Descrizione

Nelle rappresentazioni settecentesche, l’isola d’Ischia è ritratta prevalentemente come profilo di un insieme compositivo, relegata a confine che delimita un più ampio scenario, talvolta costituito dall’evento storico su cui si concentra la narrazione artistica; altre volte l’isola diviene parte integrante della fisionomia del paesaggio di carattere archeo-ambientale. Nell’Ottocento, al seguito del Grand Tour – o indipendentemente da esso – l’isola nel contesto partenopeo come Capri, Sorrento, Amalfi ed altre località archeologiche, fu “riscoperta” e minuziosamente esplorata al suo interno da artisti e architetti provenienti dai vari paesi europei, e in particolare dalla Francia, le cui tracce costituiscono il motivo della presente ricerca. Ed è di eccezionale valore artistico e storico la rappresentazione del tutto inedita della realtà ambientale dell’isola con i suoi abitanti così come si presentava agli occhi dei pittori nell’attraversare territori impervi e di struggente bellezza. È a partire da Valenciennes e da Denis che l’isola, benché nota per le sue acque termali, viene vista ed esplorata nell’incanto dei luoghi e nell’intimità culturale dei suoi abitanti; sarà una dimensione inedita che pittori e scrittori racconteranno nel corso dell’Ottocento. Ischia con i suoi abitanti diviene il centro dell’attenzione; sarà un viaggio emozionale quello degli artisti, un trasporto intenso e coinvolgente evocato da Turpin De Crissé nel libro Souvenirs du golfe de Naples, ma sarà anche l’emozione di ritrovare negli abitanti dell’isola i naturali discendenti del mito classico come affermava il critico Etienne-Jean Delécluze a proposito della pittura di Léopold Robert. Si deve agli artisti che si avvicendarono sull’isola, ai loro album, ai loro incantevoli disegni, se non è andata del tutto dispersa l’immagine del suo passato.

 

Nicoletta D’Arbitrio; scenografo e docente di Restauro dei tessuti storici (Istituto Mondragone di Napoli, Istituto L. de’ Medici, Accademia di Belle Arti di Napoli). Autrice di pubblicazioni sulla storia dell’arte del tessuto; tra queste: L’Arte della tessitura in Campania, Marotta, Napoli 1989; con L. Ziviello: Il Real Albergo dei Poveri di Napoli. Edisa, Napoli 1999 e Carolina Murat; La Regina Francese del Regno delle Due Sicilie, Edisa, Napoli 2003; La “Nova sacristia” di San Domenico Maggiore, gli apparati e gli abiti dei re Aragonesi, Edisa, Napoli 2001. L’età dell’Oro, Artemisia, Napoli 2007. Curatore di mostre sul patrimonio tessile del Regno di Napoli; tra queste, la cura della sezione “tessuti” della mostra Las Manufacturas Napolitanas de Carlos y Ferdinando Borbon, Madrid 2003; Un Giojello per la Regina, Napoli 2006; Antichi Telai. Il patrimonio di tessuti d’Arte del Ministero degli Interni, sezione napoletana, Roma 2009; I Pastori napoletani e le vestiture del Regno di Napoli. Londra 2009; Il Presepe del Regno di Napoli, Parigi 2010; Il Presepe cortese del Regno di Napoli, Strasburgo 2010. Ha partecipato a pubblicazioni curate dalla Soprintendenza del Polo museale di Napoli; tra queste: Settecento napoletano: sulle ali dell’aquila imperiale, Napoli 1994; Gaspare Traversi, Electa, Napoli 2003. Tiziano e il ritratto di corte da Raffaello ai Carracci, Electa, Napoli 2006. Ha condotto il restauro di opere d’arte tessile tra cui i reperti del I° secolo d. C. di Ercolano e Pompei, la collezione d’Avalos (Museo di Capodimonte), la collezione d’Aquino (Basilica di San Domenico Maggiore), i paramenti sacri del XVII e XVIII secolo della Cappella del Tesoro di San Gennaro.

Luigi Ziviello, architetto, nato a Napoli. Si interessa di storia dell’architettura. Ha pubblicato Villa Maria, la dimora Liberty di una famiglia francese a Napoli, EDISA, Napoli 2010. Con Nicoletta D’Arbitrio ha pubblicato: Le Case di Pietra, architettura rupestre dell’isola d’Ischia, Società Editrice Napoletana, 1982 poi ESI, 1991; Dal Grand Eden Hotel di Piazza Amedeo alla fabbrica Cirio di Vigliena, Fiorentino, Napoli 1992; La tavola del Re, ESI, Napoli 1997; Il Real Palazzo di Napoli negli anni di Ferdinando II, EDISA, Napoli 1999; I Borbone a Ischia, la Villa de’ Bagni, EDISA, Napoli 2000; Il Reale Albergo dei Poveri di Napoli. Un edifizio per le arti della città, EDISA, Napoli 1999; Il Real Albergo dei poveri di Napoli, carteggi 1752 – 1896 EDISA, Napoli 2001; Carolina Murat, la Regina francese del Regno delle Due Sicilie, EDISA, Napoli 2003; Leopoldo di Borbone, Valentino, Napoli 2004; Cronache del Real Palazzo, EDISA, Napoli 2006. Per questa casa editrice ha pubblicato Il protomedico Francesco Buonocore (2013) e Grand Eden Hotel (2014).

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