Descrizione
Che arrivati ai trent’anni ognuno debba attraversare una crisi, a Valerio era sembrato uno stereotipo del quale aveva fatto volentieri a meno. Ha un lavoro precario in una casa di produzione di film hard che lo assorbe come un qualsiasi lavoro a tempo pieno e non gli lascia energie per strozzarsi di pensieri superflui. Poi le cose cambiano e il suo equilibrio inizia a cedere. La notizia dell’imminente matrimonio della sorella gli ricorda la terremotata situazione familiare e i legami che non riesce a gestire. Un gioco in una chat d’incontri, dove finge di essere una ragazza paraplegica, accende il sospetto che la disillusione sentimentale non sia un traguardo accettabile. Infine, dopo un’allucinata festa di compleanno dove incontra Alessandro – un vecchio amore abortito –, iniziano le apparizioni di un fantasma, contornate da episodi insoliti che sembrano il sintomo di un’overdose di film horror. Tutto questo fa precipitare Valerio in una dimensione surreale di memorie sotterranee e frammenti luttuosi, da cui l’assunzione massiccia di psicofarmaci non riesce a liberarlo. Anzi, come un’astronave che cessa di mandare segnali, si allontana da tutto.
Asia Paglino –
La prima cosa che mi viene da dire per commentare questo libro è “diverso”.
Questo non è un romanzo convenzionale, la trama stessa, una volta letta, mi ha lasciato quella curiosità mista ad amarezza, e questa cosa viene mantenuta per tutto il libro, dove ti ritrovi a leggere la storia del protagonista con la sensazione che tutto ti stia sfuggendo dalle mani, come se ci fosse qualcosa che stai dimenticando di cogliere.
Lo stile di scrittura è scorrevole, e questo è assolutamente un bene, perché è proprio questa scorrevolezza che rende tutto ancora più veloce e impalpabile.
Consiglio il libro assolutamente, in primis perché l’ho trovato molto leggero e veloce da leggere, ma soprattutto perché questo libro è stato un insieme di emozioni che nemmeno io saprei definire.