Descrizione
Il libro
I capolavori della letteratura si reggono su costruzioni complesse (più o meno dissimulate), aprendosi spesso a una dimensione allegorica o metaforica e offrendosi a interpretazioni diverse. I testi analizzati in questo volume, tutti composti nell’arco dell’ultimo secolo (da Byatt a O’Connor, da Camus a Borges, da Carver a Auster, da DeLillo a Houellebecq, da Grossman a Carrère), sono accomunati da uno sguardo – del narratore o dei personaggi stessi – che tende a forare la superficie delle apparenze. Al loro interno agiscono dispositivi allegorici, che rinviano a verità altre e spesso indecidibili, oppure metaforici, nei quali è all’opera un occhio profondo – “penetrante”, avrebbe detto Paul Klee. Le letture qui proposte vorrebbero schivare ogni forma di assolutizzazione o di ipostasi del metodo, cogliendo invece le raffinate strategie di mascheramento praticate dagli scrittori (e imposte talvolta dallo stesso contesto sociale) e provando a decifrare ciò che non si vede, ma a cui, attraverso azioni, dialoghi e simboli, si allude. Perché, come ha scritto una volta Calvino, «chi ha occhio trova ciò che cerca anche ad occhi chiusi».
L’autrice
Marianna Scamardella è dottoranda di ricerca all’ Università di Napoli Federico II, è autrice di raccolte poetiche, di romanzi (Il sogno dell’innocente, 2016 e Tutta quell’ombra dispersa, 2018), contributi scientifici in volume e in rivista.
Per i tipi di ad est dell’equatore ha pubblicato la monografia Innaufragio con spettatore. Genealogia del flusso e metaforica dell’onda (2023).
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