Descrizione
L’Africa è una patria generale. Ognuno di noi appartiene a un popolo dei tanti, ma con una premessa in Africa. Un uomo deve un pellegrinaggio al suolo degli inizi. Lì si tocca la corteccia dell’albero delle generazioni. Laggiù il colore nero è abbacinante, il bianco è solo un margine di calce o una pregiata varietà di pepe o la versione albina di qualche mammifero. Il nero è pigmento di terra, frutto della notte anziché della luce, perché serve a nascondersi nel buio per meglio proteggersi o cacciare. Abituati a dire bianco e nero, in Africa si devono invertire i termini per riuscire a osservare: è nero su bianco, così come procede la scrittura. Un giovane fotografo qui cerca nel nero i corpi, le estremità che poggiano sul dorso scorticato delle piste, le mani infaticabili che impugnano preghiere, saluti e arnesi tramandati.
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