Descrizione
Un giovane uomo senza nome arriva in una fortezza posta su un confine speciale, “ una sottile striscia di terra…un’invenzione che separa un deserto da un nulla ”.
Durante i turni di notte sul cammino di ronda, il protagonista scruta il confine alla ricerca di immagini che sia possibile tradurre in un racconto. È il racconto col quale il giovane vuole tornare dal padre, un ufficiale pluridecorato, che lui aveva visto, quando era bambino, riservare una ospitalità esclusiva a semplici soldati che, raccontando di quel confine, sembravano esercitare un potere particolare sul genitore.
Nella fortezza il giovane fa la conoscenza di due giovani soldati e di un vecchio. Uno dei due giovani sembra essere perso dietro a un compito che appare impossibile; l’altro accompagna costantemente il primo, fedele a un duplice e apparentemente contraddittorio ruolo, quello, a un tempo, di attendente e di tutore. Il vecchio vive in una condizione di abbandono; dimenticato da tutti, sembra custodire un segreto, forse celato in una lettera che il vecchio consegna al protagonista. Si tratta del racconto di un luogo, che è il luogo nel quale i due sono arrivati, forse quello dal quale si parte o forse entrambi.
Al ritorno a casa, il protagonista raccoglie alcuni scritti del padre che lo accompagneranno nel suo percorso di ricerca di un “senso” che sfugge e che il protagonista aveva cercato in una storia da raccontare.
Tutta la vita del protagonista è scandita dal succedersi ripetuto di gesti, eventi e di un movimento che avviene tra due poli, un’origine, la casa paterna, e un limite, il confine sul quale sorge la fortezza. Una ripetizione nella quale si consuma la vita ma che, al contempo, si propone come condizione dalla quale partire per ipotizzare la possibilità del senso, la cui ricerca aveva spinto il protagonista a mettersi in viaggio da ragazzo.
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