Descrizione
Musafir, in arabo, vuol dire viaggiatore. Rosario Simone è un giornalista ma soprattutto un instancabile viaggiatore zaino in spalla. Il suo itinerario parte agli inizi degli anni Ottanta, dalle sponde algerine, ed arriva alle soglie del XXI secolo, in Anatolia, passando per il Marocco, la Tunisia, la Libia di Gheddafi dove sono ancora evidenti le tracce della colonizzazione italiana. E poi ancora la Siria, paese laico in equilibrio tra crescenti tensioni religiose, il Kurdistan e l’Iraq, prima e durante la guerra del Golfo. Qui, prima di essere rimpatriato da una delegazione europea, viene ingaggiato come interprete dalla CBS News e diventa testimone involontario del conflitto. Davanti ai suoi occhi si susseguono, quasi fosse la sceneggiatura di Forrest Gump, gli eventi che sono ormai patrimonio della nostra memoria e le celebrità che si recarono in Iraq per tentare di evitare lo scontro: Cat Stevens, Stanley Clarke, Eddie Firmani, Ahmed Ben Bella, Mohammed Alì. E poi, le persone comuni: curiose, ospitali, disponibili. Le stesse raccontate dalla prima all’ultima pagina. Rosario Simone non è un turista, non è un fuggitivo e nemmeno un esiliato: è un narratore che racconta con la forza del candore quello che vede, e il suo è un diario capace di trasmettere immagini vivide agli occhi del lettore. Un inno al viaggio e al suo fine più profondo: la conoscenza. Quella che aiuta a comprendere il mondo arabo e le radici di quanto accade oggi nel Mediterraneo.
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