Descrizione
Una ragazzina evoca la sua infanzia trascorsa serena con la sorella, la madre e il padre nella campagna nei dintorni di Nizza.
Lampedusa è l’isola del sogno che la famiglia sceglie per passare le vacanze, quando il padre abbandona la casa inspiegabilmente e senza lasciare tracce.
L’evento costituisce una forte rottura nel giovane animo della protagonista e ad esso ne seguiranno altri che cambieranno bruscamente il suo mondo.
Costretta a vivere in un angusto appartamento della periferia di Nizza, la ragazza, come in balìa delle onde, perde ogni punto di riferimento nello spazio e nel tempo, perde il mare immenso che mirava dalla collina in compagnia del padre, la luce del faro la sera, i cedri della sua terra e perde la magia di quei ricordi.
L’amicizia con l’anziana vicina di casa, con la quale recupera la memoria del quartiere, e con Fadoun una compagna di scuola di origini africane, con la quale divide la sua solitudine, aiuta l’adolescente a cambiare rotta. I racconti di Fadoun del terribile viaggio intrapreso con la sua famiglia dall’Africa, attraverso il deserto e poi il grande mare per approdare finalmente, viva, sulle coste di Lampedusa, salvano le due ragazze da un naufragio esistenziale.
Maryline Desbiolles in questo romanzo breve utilizza una prosa profonda e poetica per legare con delicatezza il dramma collettivo delle migrazioni a quello intimo della perdita, facendo in modo che la lettura prosegua in un continuo riconoscimento di sé nel vissuto dell’altro.
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